“Una partecipazione straordinaria, per quantità e coinvolgimento emotivo”: con queste parole i cittadini del gruppo “cavadeipotenti” hanno sintetizzato l'esito dello spettacolo che sabato 27 agosto ha visto protagonista, in Piazza delle Erbe, Moni Ovadia. La serata ha voluto essere una risposta alle iniziative “per soli vip” finanziate con soldi pubblici (si è parlato do 140 mila euro per il “rilancio” della Cava dei Poeti) e organizzate dall'amministrazione carrarese al Morlungo: in due serate diverse, alle pendici del monte Sagro si erano infatti esibiti davanti a un centinaio di “prescelti” lo stesso teatrante yiddish e il cantautore Morgan.
Una mossa che non era piaciuta molto in città e che aveva dato luogo ad alcune iniziative di contestazione: un gruppo di cittadini - che si sarebbe poi identificato sotto il nome di “cavadei potenti” - si era recato a protestare sotto il palco del Morlungo, perché “la cultura deve essere a disposizione di tutti e deve essere un bene collettivo”.
Nelle settimane successive, tanto spirito di iniziativa e tale partecipazione, avevano suscitato non poche polemiche: se da un lato la cittadinanza aveva dimostrato tutto il suo sostegno alla “cavadeipotenti”, contribuendo in modo generoso alla raccolta fondi lanciata per riportare in città gratuitamente Moni Ovadia, dall'altro c'è stato chi ha lanciato accuse al vetriolo ai danni del gruppo.
A mettere tutto a tacere – dicono dalla cavadeipotenti – il successo dell'iniziativa di sabato scorso: più di 500 persone sono accorse in piazza delle Erbe e hanno resistito per un'ora alle intemperie, pur di assistere allo spettacolo di Moni Ovadia, più volte interrotto da copiosi acquazzoni.
“La bottiglia vuota”, lo spettacolo che l'artista yiddish avrebbe voluto “regalare” ai carraresi, è stato quindi sospeso a causa del maltempo: dal palco però lo stesso Ovadia, bagnato fradicio ma decisamente entusiasta per l'esito della serata, ha salutato il suo pubblico con una promessa: “Tornerò!”.
Un impegno che dimostra quanto il teatrante abbia condiviso la causa che ha animato la protesta dei cittadini carraresi: “Moni Ovadia ha dato la sua disponibilità a tornare e i cittadini vogliono che torni: a questo punto, la risposta tocca all'amministrazione” hanno detto dalla “cavadeipotenti” sottolineando che il percorso del vivace gruppo si è - per ora - concluso.
In attesa delle mosse degli amministratori – il gruppo di contestatori si aspetta che sia lo stesso Sindaco di Carrara ad intervenire – con la consapevolezza di essersi fatta interprete, attraverso le proprie iniziative “di un sentimento diffuso in città”, la “cavadeipotenti” si defila adesso dalla scena, con una riserva: “se dal Comune non arriveranno risposte, potremmo pensare di riorganizzarci”.