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Spettacoli al Morlungo: Moni Ovadia stà con i manifestanti
L'artista approva la protesta e promette uno spettacolo gratuito per Agosto. Ancora debole la risposta delle Istituzioni, che cercano di giustificare una scelta indifendibile
Carrara -
Ieri sera si è ripetuta la protesta dei cittadini carraresi per gli spettacoli ad “invito personale” nella suggestiva cornice del Morlungo. Per la verità, come in un'inutile deja vu, si è ripetuta anche la reazione di alcuni rappresentanti istituzionali, che hanno tollerato l'iniziativa senza dar l'impressione di capire realmente le motivazioni della stessa. Ancora una volta è stata ribadita la bontà dell'operazione culturale, quasi a far finta di non essersi accorti del clamoroso errore commesso. Eppure le ragioni dei manifestanti sono apparse chiare anche a tutto il resto della cittadinanza, che ha appreso dai giornali dell'intervento di sabato scorso al concerto di Morgan: nessuno ha mai messo in discussione l'importanza del recupero di un luogo di tale pregio nè il valore sublime dell'architettura ambientale di Marco Rotelli. Per non parlare del rispetto per i significati che la poesia porta con se. Ciò che si voleva affermare e si è affermato non entra assolutamente in conflitto con questi aspetti, semmai li eleva all'interno di un contesto di condivisione, per cui se qualcosa di positivo esce dal territorio apuano e lo rappresenta nel mondo, questo può essere proposto anche a chi vive e lavora sul territorio. Affermare di aver speso 140.000 euro per “pubblicizzare” a livello nazionale ed internazionale i nostri valori e le nostre risorse naturali, assume così i connotati di un'operazione astratta, in cui 120 persone venivano chiamate a rappresentare le buone qualità di Carrara e a godere dei contenuti artistici delle serate, non si sa bene in base a quale principio.
Anche l'artista invitato per l'evento di ieri sera, il grande teatrante e scrittore Moni Ovadia, dopo aver appreso del tipo di iniziativa che gli era stata cucita intorno, ha preso le distanze dagli organizzatori, rallegrandosi anzi per la presenza dei “nuovi ospiti”: questi hanno così ascoltato con attenzione il reading fino alla fine - cosa che non si può dire di alcuni degli invitati ufficiali - ricevendo in cambio da Ovadia la promessa di uno spettacolo gratuito alla fine di Agosto. Questa non è ovviamente l'unica cosa offerta dell'artista nella serata: le sue letture sulla pace, che hanno spaziato dal “lisergico” Ginsberg ai più sobri poeti cotemporanei europei, hanno colmato lo spazio, sfiorando le pareti di marmo con l'intento di non dimenticare tutto il sangue che impregna le pieghe del passato. Per Ovadia questo è uno dei modi per evitare che si compiano fino in fondo anche le tragedie contemporanee, di cui siamo testimoni insieme con i poeti che hanno ripudiato la guerra e hanno cercato la pace con la loro sensibilità e il loro realismo artistico.
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Ultimo aggiornamento ore
19:34 del 01.08.05 | redazione
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