La Spezia - Nonostante i suoi contenuti progressisti in termini di rappresentanza, continua a far discutere la delibera proposta dalla maggioranza di centro sinistra, discussa in consiglio comunale alla Spezia, di estendere anche agli immigrati il diritto di voto per le elezioni circoscrizionali. Dal centro sinistra si accusa la minoranza di ostacolare l’estensione dei diritti agli extracomunitari. “Ci si nasconde dietro le questioni di metodo – ha affermato Massimo Carosi (Rifondazione Comunista) - ma il vero obbiettivo è quello di contrastare l'estensione dei diritti a tutti i cittadini”. Carosi ha inoltre ricordato come “nel marzo dell'anno scorso, è stata approvata all'unanimità, con un solo voto di astensione, la delibera nella quale il Comune della Spezia aderiva alla Carta Europea dei diritti umani nella città, che all'articolo VIII, punto 2, recita che le città firmatarie incoraggiano l'ampliamento del diritto di voto e di eleggibilità, a livello comunale, a tutti i cittadini maggiorenni che non sono cittadini dello Stato e che risiedono da due anni nella città”.“Un inqualificabile momento di follia collettiva, che stigmatizziamo con forza”: è questo, incece, il commento arrivato dal membro della Direzione Nazionale e Capogruppo di AN in Comune alla Spezia Giacomo Gatti, e dal Presidente Provinciale del Partito, Fabio Greco. La destra nelle sue critiche si fa anche scudo con un episodio occorso al termine del lungo consiglio comunale, quando il Vice Presidente del consiglio Cenerini era stato aggredito da alcuni consiglieri comunali Ds. “Qualunque sia il giudizio sull'operato del Vice Presidente Cenerini – hanno dunque continuato i due dirigenti di An - non esiste alcuna giustificazione per l'incredibile episodio di cui è stato vittima ad opera di alcuni scalmanati consiglieri comunali Ds”. Gatti e Greco, decisi a dar battaglia anche in odor di pretestuosità, hanno chiesto un incontro urgente col Prefetto.