Sarà inaugurata domani alle 18.30 in Piazza Alberica la XVI edizione del Simposio Internazionale di Scultura di Carrara: tante le novità di quest'anno che spaziano da una vera e propria rivoluzione logistica ad aspetti più prettamente artistici. Gli undici artisti chiamati a esprimersi quest'anno sul tema “Lavoro senza fine... fine del lavoro” saranno collocati in tre postazioni situate nel cuore della montagna apuana, negli stessi luoghi cioè da cui proviene la loro materia prima: il Piazzale di Fantiscritti, i Ponti di Vara e una cava in galleria saranno così gli scenari del lavoro degli scultori, raggiungibili grazie ad un servizio di bus navetta che due volte al giorno trasporterà i visitatori in un vero e proprio tour del Simposio.
Ma Piazza Alberica, sede storica della manifestazione, non verrà certo abbandonata: nel cuore di Carrara saranno infatti allestiti tre stand che ospiteranno un punto ristoro, un centro proiezioni – in cui sarà possibile seguire in diretta gli scultori al lavoro e vedere filmati delle passate edizioni - e un punto d'incontro con gli artisti e i critici.
Nuove locations quindi ma anche nuovi orari: a partire da domani infatti tutte le sere Piazza Alberica ospiterà infatti una serie di iniziative collaterali al Simposio, che si apriranno alle 21.30 e spazieranno dal cinema ai dibattiti – tra cui una serie di incontri con gli scultori – dalla musica al teatro.
Sul piano più prettamente artistico la novità di spicco riguarda le modalità di accesso alla manifestazione: come ha tenuto a sottolineare ai microfoni di Contatto Radio il direttore artistico della XVI edizione, il Professor Bruno Corà (critico d'arte, docente di Storia dell'Arte Contemporanea e direttore del Camec della Spezia), gli scultori invitati quest'anno sono stati selezionati e saranno giudicati da una giuria di esperti, composta da eminenti addetti ai lavori, che vanno da alcuni professori dell'Accademia delle Belle Arti di Carrara a critici d'arte di fama internazionale come Thomas Deecke, Keterina H.Koskina, Franz Kaiser, Thierry Dufrene ed Enver Hadziomerspahaic.
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