La Spezia - Nonostante la crisi, alla Spezia vi sarebbero timidi segni di ripresa economica: emerge dal rapporto annuale economico provinciale, presentato ieri mattina a Villa Marigola di Lerici. La disoccupazione sembra apparire in lieve calo (dal 6 al 5%), ma il tasso di occupazione rimane molto basso (58,3%). Nonostante questo, mentre le aziende attive in tutta la Liguria tendono a diminuire di un punto percentuale, alla Spezia si assiste addirittura ad una leggera crescita (+ 0,07%), pari a 177 nuove imprese, di cui 115 nel settore costruzioni. In aumento anche le imprese turistiche. La maggior parte delle aziende, per un terzo di natura artigiana, non supera però i 10 dipendenti. Anche il porto perde una posizione, passando dal 9° al 10° posto nella graduatoria dei porti italiani. Nel 2004 il traffico complessivo è diminuito del 6,9%. “I problemi da affrontare sono la crisi demografica, la frantumazione delle imprese, la carenza delle infrastrutture, la lentezza nell'assumere decisioni e nel tradurre le decisioni in fatti” ha denunciato il presidente della Camera di Commercio della Spezia, Aldo Sammartano. Tra i problemi che sembrano inevitabili vi è anche la sistematica emigrazione dei giovani in altre Province. Va bene invece la grande industria, come Oto Melara, Fincantieri e Termomeccanica.