Carrara -
Torna a farsi difficoltosa la trattativa in corso ai Nuovi Cantieri Apuania per l'accordo sui carichi di lavoro e piano industriale. Ieri, infatti, il tavolo di confronto, pur durando quasi 12 ore, si è malamente concluso dopo che l'azienda ha rifiutato di proseguire. L'abbandono è stato motivato con la ritrosia dei rappresentanti dei lavoratori ad accettare le nuove condizioni di lavoro, approntate dopo le precedenti richieste sindacali. Secondo le Rsu, infatti, non ci sarebbe più spazio per nuove concessioni da parte dei dipendenti, che hanno iniziato i nuovi, pesanti turni a scorrimento (senza più riposo certo sabato e domenica) e hanno già rinunciato complessivamente a 400.000 euro di stipendio per consentire il rilancio dell'azienda. Quest'ultima ha però avanzato la proposta di chiudere due reparti, magazzino e manutenzione, e di tenere il reparto taglio solo presidiato per le piccole mansioni e non aperto come richiesto dai Fiom, Fim e Uilm. In più si vorrebbero variare le voci di “stipendio base” a “stipendio variabile”, così da non pagare le detrazioni: dalle Rsu dicono però che anche questa operazione sarebbe portata avanti con vari punti a rischio, soprattutto per le tasche dei lavoratori. Tutto questo con lo spettro del ritiro degli azionisti, ventilato ieri in Assindustria: in questo clima, l'amministrazione di Nca ha voluto questa mattina arricchire con un po' di teatro la già complicata situazione, facendo uscire dal cantiere alcuni camion carichi di materiale per una delle commesse Grimaldi. Mercoledì prossimo dovrebbe riprendere comunque la trattativa, anche perchè, nonostante gli attriti della giornata di ieri, da ambo le parti non c'è la volontà di distruggere il difficile lavoro svolto negli ultimi anni. |