La Spezia -
Il Presidente spezzino della Commissione sul ciclo dei rifiuti, Paolo Russo, ha presentato un disegno di legge per introdurre nel codice penale i reati contro l'ambiente. Secondo la proposta di legge, non solo i reati contro l'ambiente potranno essere perseguiti penalmente, ma sarà anche dato il via libera ad intercettazioni telefoniche, ambientali ed all'uso di tutti gli strumenti di indagine più efficaci. Il progetto, visto l'alto numero di firmatari - oltre 150 parlamentari di diversi schieramenti, da Rifondazione comunista ad Alleanza nazionale, passando per Forza Italia, alla Margherita, hanno dato la propria approvazione - è stato definito da Russo “frutto di un lavoro portato avanti con un metodo unitario”. Il mondo ambientalista, Legambiente in testa, troverebbe così una prima risposta ad una vecchia richiesta. Il provvedimento renderebbe difatti efficace la lotta alle eco-mafie che, secondo il commento di Russo, “per dimensioni e giro d'affari, sono quasi pari al traffico di stupefacenti”. Corsa contro il tempo per approvarlo entro fine legislatura. A tal proposito, il Presidente di Legambiente, Roberto della Seta, ha invitato “l'ampio schieramento di parlamentari che si è creato a fare uno sforzo supplementare per trasformare l'attuale disegno di legge in legge”. |