Carrara - Ieri sera la Festa Nazionale dell'Unità di Cà Michele, dedicata all'Europa,  ha ospitato l'intervento dell'On. Pierluigi Bersani. Dopo le parole del Presidente Ds Massimo Dalema, che hanno spaziato dal nazionale all'internazionale, sono dunque arrivate le riflessioni economiche di Bersani, esposte con la solita energica efficacia, contestualizzate all'Italia e al rapporto con l'Unione Europea. "L'UE è il termometro, la febbre è la nostra", ha affermato l'esponente Ds, soffermandosi ai nostri microfoni  sulla moratoria europea:  per il centrosinistra,  l'Unione è stata perfino ragionevole e blanda nel concederci un'anno di tempo per riportare i conti pubblici in area euro, visto che  la situazione deficitaria è forse ancor più grave rispetto a quanto è emerso in queste ultimi mesi di rapporto con le istituzioni europee. La paura è che il governo Berlusconi voglia continuare a nascondere i problemi, lasciando le pur urgenti incombenze alla prossima legislatura. "Altrimenti - dice Bersani - si sarebbe proceduti con un'intervento correttivo in corso d'anno”. L'ex Ministro accusa il governo di essere andato avanti malamente "con condoni, con un blocco di spese d'investimenti, con conpressioni di spesa per gli enti locali e con riduzioni fiscali fatte a rovescio", che portano denaro laddove ce ne sarebbe meno bisogno. 
Commentando le preoccupazioni espresse da Luca Cordero di Montezemolo circa la situazione descritta nel nuovo rapporto del centro studi di Confindustria, Bersani rincara la dose e ricorda quanto siano ormai tangibili i segnali della recessione, soprattutto a livello industriale: questa fase di crisi è iniziata almeno 4 anni fa ed era presente anche quando “qualcuno ha parlato addirittura di boom (Berlusconi e Tremonti ndr)”. “Per questo – dice Bersani - alle scorse regionali il centrosinistra ha chiesto le elezioni politiche: qualunque esito avessero dato, ci sarebbe stato comunque lo spazio per impostare una fase diversa per il paese, mentre in queste condizioni lo stato economico dell'Italia si sta aggravando”.
Sui tagli in finanziaria a Regioni e Amministrazioni locali, il politico ha definito la linea del centrosinitra "all'emiliana bevuta pari", nel senso che se non ci sono grandi risorse  non ce ne dovrebbero essere per nessuno: in questo quadro  i livelli amministrativi regionali e locali dovrebbero avere  pari rilievo rispetto a quello nalazionale, anche nel determinare politiche sul welfare e di sostegno alle attività produttive.
Dunque, per Bersani la politica del governo in questa materia è stata di tutt'altro genere e  continuerà anche nella prossima finanziaria: si è voluto realizzare un'aleatoria riduzione delle tasse solo per meglio apparire agli occhi dell'opinione pubblica, scaricando il problema sulle tassazioni e sul welfare locali: questa strategia non ha però funzionato nemmeno sul piano propagandistico, perchè gli italiani, che non hanno un portafoglio per ogni livello di governo, si sono già accorti dell'inganno e di quanto ne stiano pagando le conseguenze.
Il prossimo ospite per i dibattiti della Festa Europea dell'Unità di Cà Michele, a Bonascola di Carrara, sarà l'europarlamentare Lilly Gruber, il 18 luglio alle ore 21.