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  Radio BBS non sarà disattivata. Lo dice il Ministro Landolfi.
Si avvicina una soluzione definitiva per Radio BBS. Il Ministero delle Comunicazioni ha sospeso gli effetti dei provvedimenti in corso nei confronti della radio. In una lettera inviata all’emittente, il Ministro annuncia che sono in corso verifiche per «individuare le possibili e migliori strategie volte all’eliminazione delle problematiche di natura interferenziale che ostacolano la trasmissione».
Roma - Dopo gli incontri e le riunioni di questi mesi al Ministero delle Comunicazioni e all’Ispettorato territoriale del Lazio, dopo l’ufficializzazione dell’accordo tecnico siglato nel luglio 2004 con RAI Way, Radio Subasio e RDS, dopo le innumerevoli rassicurazioni verbali di queste settimane, il Ministro delle Comunicazioni ha finalmente sgombrato il campo dalle incertezze, intervenendo direttamente – e ufficialmente – nella vicenda di Radio BBS. Mario Landolfi – in una nota ufficiale inviata all’emittente romana del circuito di Radio Popolare – ha escluso qualsiasi possibile disattivazione della radio, affermando che l’Ispettorato territoriale del Lazio «ha sospeso l’efficacia dei provvedimenti in corso nei confronti di Radio BBS». Il Ministro, oltre ad affermare la legittimità del diritto a trasmettere di Radio BBS, si è impegnato nel «definire e individuare le possibili e migliori strategie volte all’eliminazione delle problematiche di natura interferenziale che ostacolano la trasmissione sulla città di Roma». Un impegno – quello di Landolfi – che sembra preludere ad una rapida soluzione per Radio BBS e – quindi – all’assegnazione definitiva di una frequenza. L’effetto immediato – comunque – è che Radio BBS continuerà a trasmettere su Roma sui 103.600 MHz senza temere un nuovo intervento repressivo da parte dell’Ispettorato territoriale del Lazio. L’associazione radiofonica BBS Master – editrice di Radio BBS – ha espresso soddisfazione per le parole di Landolfi: «Dopo le innumerevoli promesse di Maurizio Gasparri, mai mantenute e arrivate solo a seguito di una decina di interrogazioni parlamentari, oggi – dice Luca De Simoni, presidente di Radio BBS – siamo di fronte ad un’inversione di tendenza nei rapporti con il Ministero che spero possa portare a breve alla soluzione definitiva dei nostri problemi». «Dopo questo impegno – conclude De Simoni – adesso tocca a RAI Way e alle altre emittenti radiofoniche che hanno sottoscritto l’accordo del luglio 2004, rispettare gli impegni presi al tavolo istituzionale affinché Radio BBS possa trasmettere sulla città di Roma senza interferenze».
Il sito di Radio BBS - Popolare Network

Ultimo aggiornamento ore 19:32 del 08.07.05 | redazione
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