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Sud Sound System: "E' un'isteria collettiva!"
Nandu Popu a ruota libera contro i testi omofobici nella musica reggae. Ascolta l'intervista andata in onda qualche giorno fa.
Carrara -
Mi ero preparato qualche domanda di rito, per far conoscere meglio i Sud Sound System ai nostri ascoltatori o forse solo per rompere il ghiaccio. Già. Perché in realtà avevo una domanda in particolare da fare a Nandu Popu, una domanda che da profano della cultura giamaicana e della relativa musica, avevo in testa da tempo. Mi frullava e rifrullava e finalmente potevo rivolgerla a qualcuno davvero coinvolto nella cosa. I testi omofobici e violenti delle canzoni reggae più suonate e ballate. Se ne fa un gran parlare in questi giorni, tour interi cancellati, artisti finalmente (sob!) snobbati e rifiutati, artisti che fanno mea culpa (fino al prossimo concerto). Una domanda che in realtà mi era sorta già l'anno scorso quando eslpose la polemica al Rototom Sun Splash, uno dei più grandi festival europei e che la nostra radio trasmette in diretta. Mi sono chiesto spesso: "Chissà quante volte in diretta ho decantato un brano di Capleton, ingorando magari i contenuti allucinanti del testo". Mentre preparavo l'intervista con i Sud Sound System, mi sono detto: "Loro sono proprio su un'altra lunghezza d'onda, agli antipodi, ma non dovrebbero essere la norma in questa musica???". Finalmente potevo confrontarmi con loro su questo argomento. Il bello di questa intervista sta in realtà nel fatto che io alla fine non gli ho posto quella domanda. Non è servito, perché Nandu ha affrontato l'argomento da solo. Si è tolto qualche sassolino dalla scarpa e a me ha tolto un bel peso. Ne ero sicuro. Grazie. |
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Ultimo aggiornamento ore
23:13 del 22.06.05 | redazione
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