Massa -
Mentre Sindacati e lavoratori si augurano che l'Estate sia dedicata dalle amministrazioni locali anche alla ricerca di soluzioni vere per i gravi problemi delle aree industriali di Massa Carrara, non convincono a fondo nemmeno le proposte emerse finora per le proprietà massesi del gruppo CRelectronics, ovvero la già fallita Nasa e la Tirrena Macchine. Per entrambe le aziende, infatti, le soluzioni al vaglio dei soggetti preposti, tra cui il Consorzio Zona Industriale, aprono la possibilità di reimpiego solo per 20-30 dipendenti, lasciando gli altri a pagare il prezzo pieno di politiche sbagliate di cui non hanno nessuna responsabilità. Se poi si vuole entrare nel merito dei singoli imprenditori interessati, se per Nautica Balducci, interessata all'area di Nasa, arrivano garanzie abbastanza solide con la possibilità (tutta da verificare) di assunzione degli altri 80 lavoratori nelle aziende di subforniture, molti dubbi nascono invece sull'interessamento per Tirren a da parte dell'imprenditore piemontese Gervasi, fin troppo legato all'ex Amministratore Delegato Michele Casiello per non destare qualche perplessità. Un tenue, finto rilancio dell'azienda darebbe più stabilità alla Cassa Integrazione per i lavoratori ma al contempo permetterebbe all'Ing. Casiello di uscire “pulito” dal pantano della travagliata vicenda, senza peraltro garantire neanche una parvenza di ripresa occupazionale in quell'area. |