La Spezia -
È ripreso questa mattina, con l'arringa degli avvocati di parte civile, il processo per la strage nazifascista di Sant'Anna di Stazzema, dove nell'Agosto del '44 vennero trucidati 560 civili inermi. Marco de Paolis, Pubblico Ministero del Tribunale Militare della Spezia, nella scorsa udienza aveva chiesto l'ergastolo per tutti i dieci imputati, all'epoca dei fatti appartenenti alla sedicesima divisione SS, e oggi gli avvocati Ronchitta e Trombetti, legali del Comune di Stazzema e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, hanno ribadito la richiesta di condanna e di risarcimento dei danni morali e materiali: come è stato di nuovo sottolineato, infatti, gli imputati erano sicuramente presenti a Sant'Anna e la loro non fu un'azione antipartigiana ma un autentico atto terroristico preordinato, volto ad eliminare l'appoggio della popolazione civile. Anche i due avvocati di Alice e Ilde Guadagnucci, la cui sorella di dieci anni fu fucilata nel piazzale della chiesa di Sant'Anna, chiedono che siano applicate le condanne richieste e che sia corrisposto ai propri assistiti un risarcimento danni di 200 mila euro. Quasi mezzo milione di euro viene richiesto anche dalla famiglia Baldassarri: una stretta parentela lega infatti questo nucleo di persone al dramma della famiglia Menguzzo, i cui sei componenti furono tutti uccisi quel 12 di agosto, compreso il parroco del paese, Fiore Menguzzo, di 28 anni. Adesso la parola passa dalle Parti Civili agli avvocati che si occupano della difficile difesa dei dieci imputati (Gerard Sommer, Alfred Schoeneberg, Karl Gropler, Horst Richter, Ludwig Sonntag, Alfred Mathias Concina, Werner Bruss, Georg Rauch, Heinrich Schendel e Ludwig Goring). Le arringhe avranno luogo nelle mattinate del 16 e del 21 giugno. La sentenza del collegio presieduto dal Giudice Franco Ufilugelli, infine, potrebbe arrivare il 22 giugno. |