La Spezia - Un mese di proroga su tutto l'appalto per valutare la posizione degli affidatari e ragionare sull'organizzazione del lavoro. È questa l'intesa temporanea scaturita questo pomeriggio da un incontro tra le organizzazioni sindacali e la dirigenza Asl della Spezia: in questo senso, entro domani mattina alle 10.00 dovrebbe essere quindi firmato un verbale di accordo.
I problemi sono sorto dopo che erano stati ventilati, la scorsa settimana, ben 90 esuberi su un totale di 400 dipendenti, in seguito all'affidamento del mega-appalto sui servizi Asl a 5 grosse cooperative spezzine. Anche per i vertici Asl un periodo di tempo fino al primo luglio servirà per verificare il funzionamento degli assetti lavorativi in modo che non nascano problemi ulteriori, sia per quanto riguarda i dipendenti a tempo determinato che per il capitolato.
I lavoratori per il momento rimangono dunque in attesa, ovvero “agganciati” all'appalto fino al termine della proroga: l'azienda nell'incontro odierno ha fatto scendere il numero di esuberi richiesti fino a 60 unità. Questo numero, com'è fiseologico per le trattative di questo genere, è destinato a scendere ulteriormente, anche se la richiesta spropositata dell'azienda non fa presagire un'operazione indolore per i livelli occupazionali.
“Risulterebbe un problema sociale”, ha detto ai nostri microfoni Davide Fazioli di Cgil, “se ci fossero alla Spezia tanti esuberi rispetto ad un appalto pubblico”. “Se le cose non miglioreranno sensibilmente”, ha concluso Fazioli, “faremo come già abbiamo annunciato: proclameremo lo stato di agitazione di tutto il settore e coinvolgeremo le Istituzioni, dalla Conferenza dei Sindaci alla Regione”.