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Caro acqua alla Spezia: ritocchi per le seconde case
La proposta è in fase avanzata, anche se è stato rimandato l'incontro in Provincia. I cittadini, però, insistono sui rincari delle tariffe domestiche
La Spezia -
E' stato spostato al 26 giugno il nuovo confronto sulle tariffe dell'acqua alla Spezia, inizialmente previsto per questa mattina tra le Organizzazioni Sindacali, quelle dei Consumatori, l'Ato e Acam Acque. A livello di richieste dei Sindacati, è comunque abbastanza definita la riduzione del rincaro per le seconde case. A Lerici, Portovenere e La Spezia la quota fissa in questo senso dovrebbe passare da 19 a 8.50 euro.
Se per Cgil, Cisl e Uil l'emergenza rincari sarebbe rimasta circoscritta a questa situazione, sull'operato di Acam in merito alle tariffe continuano a piovere le critiche del Circolo Alternativa di Classe, che recentemente aveva coinvolto nelle sue iniziative un gran numero di cittadini pronti a difendere il diritto all'acqua come bene pubblico e ad un servizio quindi più economico. Secondo i rappresentanti del Circolo, i rincari che ricadono, contrariamente a quanto sostenuto da Ato, anche sulle prime case, deriverebbero da una politica “aziendalistica” instaurata dopo la trasformazione in Spa di Acam, nell'ottobre del 2001.
Nelle ultime riunioni, infatti, buona parte dell'interesse risolutivo dei Sindacati e delle Associazioni di categoria si è rivolto ai settori produttivi e sarebbe dunque trascurata la discussione circa l'allargamento della fascia di consumo sociale dagli attuali 50 litri al giorno per abitante ai necessari 120 litri. La richiesta di dibattito sull'argomento era stata inoltrata, anche per iscritto, da migliaia di lavoratori, pensionati e disoccupati. |
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Ultimo aggiornamento ore
21:03 del 20.05.05 | redazione
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