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FNSI parte civile per la Diaz.
La Federazione dei giornalisti chiede 200.000 euro per danni materiali e morali. Il Comune di Genova, invece, delude gli attivisti del Gsf
Genova -
Mentre la Federazione Nazionale della Stampa Italiana si e' costituita parte civile nel processo per l'irruzione nelle scuole Diaz-Pascoli durante il G8 del 2001, non è ancora arrivata l'attesa decisione del Comune di Genova, sempre in merito al tipo di partecipazione al procedimento che, ricordiamo, vede imputati 28 poliziotti, tra alti dirigenti e funzionari.
La Federazione dei giornalisti chiede un risarcimento di 200 mila euro per danni morali e materiali subiti da giornalisti italiani e stranieri prima e durante la violenta azione di polizia: in caso di vittoria, il denaro sarà destinato ad un fondo di solidarietà per la libertà di stampa.
Bisognerà ancora attendere, invece, per conoscere la posizione definitiva della giunta genovese, anche dopo l'incontro a porte chiuse di questa mattina tra il Sindaco Giuseppe Pericù e i rappresentanti del Genoa Social Forum, tra cui l'europarlamentare Vittorio Agnoletto, Enrica Bartesaghi del Comitato Verita' e Giustizia per Genova e Heidi Giuliani del comitato "Piazza Carlo Giuliani".
Pericù, dopo il confronto, ha riferito che la decisione sulla costituzione di parte civile del Comune sarà presa nei prossimi giorni in giunta e in consiglio comunale, anche se il Sindaco ha già precisato la sua personale posizione, che riguarderebbe una richiesta di risarcimento solo per i danni materiali.
Grande la delusione degli attivisti del GSF e duro il commento di Agnoletto: "Giuro che non avrei mai pensato di sentire la risposta che e' stata data dal sindaco – ha dichiarato all'uscita dal Comune - qualcuno di noi si e' messo a ridere, altri hanno pianto". Secondo l'europarlamentare, se il Comune decidesse definitivamente di non costituirsi perchè esente da danni materiali, sarebbe come affermare che a Genova, in quei giorni, è successo qualcos'altro: “Qui c'è qualcosa di molto piu' grosso – ha spiegato ancora Agnoletto - c'è una città offesa, violentata nell'immagine e nella sostanza. Un sindaco che rappresenta la collettività aveva il dovere di presentarsi in tribunale per difenderla". Il rappresentante del Genoa Social Forum ha concluso affermando che "forse una giunta di altro colore non sarebbe arrivata a tanto. Non stiamo parlando di un'azienda che non ha più due computers ma di 93 persone massacrate di botte da uomini che portavano una divisa garante della legalità".
Anche Heidi Giuliani ha avuto parole dure per il comportamento del Comune: : «Quando mi chiedono che cosa ha fatto lo Stato per Carlo ucciso e per gli altri manifestanti dico: niente. Pensavo che il mio Comune fosse diverso». L'udienza per la sanguinosa irruzione alla Diaz e' stata rinviata al 29 giugno. |
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Ultimo aggiornamento ore
20:11 del 19.05.05 | redazione
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