“Il tempo è scaduto” così si sono espressi sabato scorso i lavoratori dell'industria apuana al termine della consueta riunione sotto la Tenda di piazza Aranci a Massa. In un duro comunicato le tute blu della provincia di Massa-Carrara – con l'appoggio delle segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm e Ugl - hanno infatti reso pubblica la loro frustrazione per il mancato mantenimento delle numerose promesse fatte nei mesi scorsi dagli amministratori locali in merito alle operazioni per il rilancio del territorio. “Non vi è stato nessun passo avanti sul percorso tracciato” hanno scritto i lavoratori, in riferimento agli accordi siglati a metà febbraio e alle trattative condotte nei primi giorni di marzo, dopo l'occupazione della sede del consiglio Comunale di Massa. In quel periodo sindacati e istituzioni avevano individuato una serie di obiettivi prioritari per il rilancio della zona industriale apuana: in primis, la ri-destinazione della aree attraverso la costituzione di un'apposita commissione tecnica (per liberare quegli spazi mal sfruttati e attirare nuovi imprenditori) e la convocazione di un incontro con Sviluppo Italia, l'agenzia dello stato che ha portato avanti numerosi progetti industriali sul territorio.
Un problema, quello delle aree, su cui si è intervenuto recentemente anche l'amministratore delegato di Sviluppo Italia, l'ing. Massimo Caputi: d'accordo con le valutazioni fatte in provincia sulla necessità di liberare gli spazi della zona industriale, Caputi aveva sollecitato il territorio ad una maggiore vivacità, ricordando che la sua azienda – nonostante le necessità occupazionali espresse dalla provincia- riceve paradossalmente poche richieste di intervento da Massa-Carrara.
Imprenditori, lavoratori e amministratori sono quindi tutti d'accordo sul percorso da intraprendere per il rilancio ma, nonostante la strada sia stata indicata chiaramente, le operazioni stentano effettivamente a decollare. “A fronte di tale situazione riteniamo opportuno richiamare l’attenzione
dei sindacati confederali provinciali perché sia valutata la possibilità di una nuova mobilitazione generale di tutte le categorie. Ora il tempo è scaduto: per le promesse e per gli impegni oggi scritti è indispensabile una quanto mai rapida traduzione in realtà” hanno detto sabato dalla Tenda del Lavoro, dando una settimana di tempo alle istituzioni per sbloccare in qualche modo la situazione.
Questa mattina presso il comune di Massa si è tenuta una conferenza dei capi-gruppo dedicata proprio alle problematiche sollevate dalla Tenda del Lavoro: gli amministratori massesi, interlocutori e responsabili diretti delle trattative con le tue blu apuane, hanno preso atto formalmente delle posizioni espresse dai lavoratori. Già questo pomeriggio i segretari di Fiom, Fim, Uilm e Ugl sono stati convocati per un incontro con le istituzioni della provincia di Massa-Carrara, che si dovrebbe tenere entro questa settimana.