L'incremento dei problemi nel concepimento di un figlio è un dato di fatto ormai appurato: da tempo la nostra società, oltre a tentare di fronteggiarlo, ha iniziato a cercare soluzioni e rimedi. In questo senso si è sviluppata la ricerca scientifica sulla fecondazione medicalmente assistita, proprio per andare incontro alle esigenze delle sempre più numerose coppie che faticavano a concepire un figlio. Come ha spiegato ai microfoni di Contatto Radio il Dottor Stefano Pastine del centro per la procreazione assistita “Artes” di Torino sono diversi i motivi che hanno portato a questa situazione, dall'innalzamento dell'età in cui le donne cercano la gravidanza, al cambiamento degli stili e dei ritmi di vita, più sedentari, “peggiorati” da stress e sedentarietà.
Molteplici le soluzioni che fino a qualche tempo fa erano a disposizione delle coppie in difficoltà: come ha spiegato il Dottor Pastine i centri per la fecondazione assistita proponevano diversi trattamenti a seconda dei singoli casi e dei livelli di gravità del problema. Ma il ventaglio di possibilità è stato drasticamente ridotto con l'approvazione della legge 40: “la diminuzione delle tecniche a cui poter ricorrere” ha sottolineato lo specialista del centro torinese “ha comportato un calo delle possibilità per le coppie di riuscire ad avere un figlio”.
Cliccando sui link sottostanti potrete ascoltare l'intervista al Dottor Pastine curata da Maurizio Castagna: la “prima parte” è dedicata all'illustrazione delle varie tecniche di fecondazione assistita, nella “seconda” si analizzano invece le domande del referendum dal punto di vista medico-scientifico.