Manca ormai poco più di un mese alla data in cui si terrà il referendum sulla legge 40, la norma approvata dal governo Berlusconi per regolamentare il vasto settore della procreazione assistita. Il 12 e 13 giugno ai cittadini sarà chiesto di esprimere un parere su quattro quesiti, in modo da capire quale sia il parere della maggioranza degli italiani in materia. Una modifica che se approvata sarà comunque parziale: secondo il comitato per il “Si” l'abrogazione dei quattro quesiti sarebbe sufficiente a migliorare la legge, rendendola più equa e rispettosa della salute delle donne, dei malati e del progresso scientifico. Oggi l'onorevole DS Elena Emma Cordoni, ha spiegato ai microfoni di Contatto Radio le motivazioni del Comitato per il Sì, entrando nel dettaglio dei quattro quesiti referendari.
“Il primo quesito mira a togliere dalla legge le parti in cui si stabilisce che l'accesso alle tecniche di procreazione assistita è consentito solo alle coppie sterili” ha spiegato l'on.Cordoni, in riferimento alla norma che ad oggi toglie a tutte le persone affette da malattie genetiche (quindi in quanto tali trasferibili al concepito) la possibilità di ricorrere alla scienza per avere un figlio sano. Votando si al primo quesito si permetterà inoltre di effettuare diagnosi pre-impianto dell'ovulo (mirate a rilevare eventuali patologie gravi), si cancellerà l'obbligo di fecondare e impiantare contemporaneamente 3 ovuli (procedimento che non tiene conto delle specifiche condizioni delle singole pazienti come età e stato di salute ) e si legalizzerà il congelamento degli embrioni prodotti tramite fecondazione assistita (che potranno essere impiantati nel momento più opportuno ai fini della fecondazione).
“Il secondo quesito si riferisce ad un articolo che equipara i diritti di tutti i soggetti coinvolti, incluso il concepito” ha proseguito poi la parlamentare dei Democratici di sinistra, chiarendo come tale posizione rappresenti un passo indietro su un tema, già affrontato ai tempi della legge sull'aborto terapeutico “Allora avevamo trovato un equilibrio, investendo le madri di grandi responsabilità. Non si deve riaprire il conflitto tra madre e concepito. Anche questo articolo deve essere cancellato”
L'onorevole Cordoni è passata poi ad analizzare il terzo quesito, quello sulla fecondazione eterologa: “Noi vogliamo abrogare la norma che impedisce il ricorso ad un donatore esterno, così da consentire anche alle coppie che hanno problemi gravi problemi di sterilità di poter avere un figlio”.
Il quarto sì del comitato arriva infine – ha spiegato Elena Emma Cordoni- sulla possibilità di condurre ricerche sulle cellule staminali embrionali: questo tipo di studi è considerato da tutta la comunità internazionale indispensabile per riuscire a mettere a punto cure per patologie gravissime quali Parkinson, diabete, Alzeheimer e diversi tipi di tumore. “La scienza ha fatto grandi passi avanti ed è giusto che continui a farli... in tutto il mondo la ricerca sulle staminali è consentita: la legge 40 – così com'è oggi – farebbe restare l'Italia un passo indietro rispetto a tutti”.
Quattro quindi i “si” sostenuti dal comitato per il referendum sulla procreazione assistita che anche in provincia di Massa-Carrara sta portando avanti le sue iniziative: nell'ambito di questa campagna nella mattinata di venerdi 13 maggio sarà distribuito materiale informativo a Marina di Massa e a Montignoso, mentre nel pomeriggio di sabato 14 saranno allestiti un banchetti informativi nella piazza del Teatro Guglielmi nel Centro di Massa e nella piazzetta antistante il Pontile a Marina di Massa. La prossima riunione del Comitato per il SI, è stata infine fissata per lunedì 16 maggio alle ore 17.30 presso la sede dell'ARCI di Via Alberica .
Anche il mondo dell'associazionismo cattolico locale sta portando avanti una serie di iniziative in merito al referendum del 12 e 13 giugno: dopo gli incontri a Massa – tenutisi alla fine di aprile - l'Azione Cattolica diocesana propone un mini-corso a Marina di Carrara, che si svolgerà tra lunedì 16 e mercoledì 18 maggio alle ore 21,00 presso l'Aula Magna del Cinema Manzoni. Il titolo dell'iniziativa è "Dare ragione della speranza che è in noi..." e vedrà gli interventi del dott. Carlo Santarini, di don Guglielmo Borghetti e dell'avv. Valettini. L'associazione cattolica diocesana, oltre a invitare tutti i cittadini a partecipare all'appuntamento, sottolinea come le iniziative svoltesi nelle settimane scorse abbiano presentato “un popolo cristiano interessato a capire a fondo i problemi, che apprezza la presentazione delle diverse posizioni in campo” pur essendo “massicciamente convinto che la risposta migliore ai quesiti referendari sia quella di non recarsi neanche ai seggi”.
Fin da domattina Contatto Radio tornerà sul tema della procreazione assistita: all'interno di Primo Contatto (in onda dalle 10.30 alle 12.00) Maurizio Castagna intervisterà infatti il dottor Stefano Pastine, medico di un centro per la fecondazione medicalmente assistita.