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Vesigna “corregge” i dati del Sindaco Pagano
Tanti, troppi lavoratori costretti alla flessibilità. Oltre undicimila lavoratori in nero e in grigio. A fronte di una tenuta sul panorama occupazionale ligure, per Cgil la situazione lavorativa alla Spezia va tenuta sotto controllo
La Spezia -
Il Sindacato Cgil della Spezia ha smentito i dati su occupazione ed economia cittadina di cui si era vantato nei giorni scorsi il sindaco Giorgio Pagano. Proprio sullo sviluppo produttivo della città si è concentrato il Segretario provinciale della Camera del Lavoro Federico Vesigna, presentando all’amministrazione comunale un quadro ben lontano dai vantati 5mila nuovi occupati, derivato da un monitoraggio del Sindacato a livello regionale. “I nuovi occupati sono solo 3mila, e tutte donne – ha chiarito infatti Vesigna – ma in gran parte si tratta di lavoratrici o lavoratori assunti a tempo determinato o con contratti atipici.” Insieme a Bruno Spagnoletti, responsabile dell'ufficio economico di Cgil Liguria, Vesigna ha evidenziato che - parlando del mercato del lavoro alla Spezia - non si può non riferirsi anche al 34% di occupazioni flessibili che solo in parte possono essere messe nel computo dei “buoni” risultati raggiunti. Infine, è stata proposta una discussione più approfondita anche sulla piaga del lavoro nero: “Tra lavoro nero, doppio lavoro, contratti irregolari, contratti fittizi e anomalie contrattuali varie, gli irregolari alla Spezia sono 11.300”, ha spiegato Vesigna, menzionando quindi anche una cospicua presenza del cosiddetto “lavoro grigio”. |
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Ultimo aggiornamento ore
20:49 del 06.05.05 | redazione
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