Si fa più profonda la spaccatura tra rappresentanti sindacali e dirigenza di Nca: le divergenze riguardano il trattamento dei lavoratori destinati alla cassa integrazione e, in particolare, di quelli che non potranno rientrare nella rotazione quindicinale sull'applicazione del provvedimento. Le rsu chiedono per questa categoria la messa a disposizione di strumenti di sostegno economici, vista l'ingente ricaduta sulle buste paga che potrebbero scendere a meno di 800 euro al mese: a sostegno di questa posizione i lavoratori hanno minacciato di ritardare la consegna delle commesse in cantiere.
Questa mattina quindi, dopo alcune ore di accese discussioni, la dirigenza si è detta disponibile, in via informale, ad andare incontro alle richieste dei lavoratori, salvo riservarsi di comunicare la decisione definitiva domani, dopo un confronto con l'armatore Grimaldi.
Il tentativo degli amministratori di Nca è quello di anticipare l'avvio delle lavorazioni per le nuove navi traghetto che il cantiere si è aggiudicato a inizio marzo: l'operazione permetterebbe di ridurre al solo mese di luglio il periodo di inattività e quindi limitare il ricorso alla cassa integrazione.
Domattina dovrebbe arrivare la comunicazione ufficiale sul nodo-Grimaldi: le rsu hanno già indetto un'ora di sciopero per permettere ai lavoratori di riunirsi in assemblea ed essere così aggiornati sulle decisioni dell'azienda.