Da oltre un anno RADIO BBS, l’emittente romana del circuito di RADIO POPOLARE, attende una soluzione definitiva che le consenta di tornare a trasmettere sulla città di Roma. In questi mesi,nonostante l’accordo siglato nel luglio 2004 al Ministero delle Comunicazioni e sottoscritto anche dalle emittenti interessate da un eventuale spostamento di frequenza, da Rai Way a Radio Subasio fino a Radio Dimensione Suono, nulla è stato fatto per rendere operativo il piano di compatibilizzazione, operazione che avrebbe permesso a tutti i soggetti di trasmettere senza interferenze sulla città di Roma. Il Ministero delle Comunicazioni ha riconosciuto pubblicamente la disparità di trattamento e si è impegnato più volte ad individuare una soluzione equa del problema, consentendo la riaccensione di Radio BBS sul nuovo canale 103.500 Mhz. Non avendo però seguito gli impegni presi dal Ministero, nel marzo scorso l'emittente di Popolare Network ha intrapreso un’azione di disobbedienza civile, trasmettendo proprio sulla frequenza accordata e anticipando – di fatto – il piano sottoscritto in sede ministeriale.
Il pericolo è – ora - che il Ministero delle Comunicazioni disponga una seconda ordinanza di disattivazione, cancellando nuovamente il diritto di Radio BBS a trasmettere sulla città di Roma. L’on. Maurizio Gasparri – fino a pochi giorni fa ministro delle Comunicazioni – in più occasioni si era impegnato a trovare una rapida ed equa risposta alle legittime recriminazioni dell'emittente . Interventi – quelli di Gasparri – che erano arrivati dopo otto diverse interrogazioni parlamentari presentate da oltre 60 deputati e senatori.
Nel frattempo è stato migliorato il segnale in etere e Radio Bbs copre adesso tutti i quartieri romani. Per questo motivo e soprattutto per l'eccessivo perdurare di una condizione d'incertezza, è giunto il momento, per lo staff della radio, di tornare a chiedere a gran voce, attraverso una lettera aperta a Landolfi, che il Ministero intervenga per sanare in modo definitivo questa indecorosa situazione di disparità, obbligando gli attori di questa vicenda – in primis Rai Way – a rispettare gli impegni presi..
Se volete sostenere la causa di Radio Bbs, basta mandare una mail al Ministero delle Telecomunicazioni, facendo presente la propria opinione sulla necessità di pluralismo nelle radio romane come in ogni altro contesto mediatico e cittadino. L'indirizzo intestato al Ministro è landolfi@comunicazioni.it.
Qui sotto potete ascoltare un aggiornamento della situazione direttamente dalla voce di Giancarlo Castelli della redazione di Radio BBS.