Carrara - “Lavoro senza fine, fine del lavoro”. È questo il titolo dell'edizione 2005 del Simposio di scultura della città di Carrara, presentato questa mattina a grandi linee dall'Assessore comunale Andrea Zanetti, dal dirigente del settore cultura Ildo Fusani e dal Prof. Bruno Corà, curatore e coordinatore dell'evento, oltre che direttore del Centro per l'Arte Moderna e Contemporanea della Spezia. Il titolo mette in risalto la scelta di caratterizzare la manifestazione artistica con un tema sociale a largo respiro, specie in una realtà a scarsa occupazione come quella apuana. Il simposio cercherà quindi di esplicitare l'argomento attraverso l'espressione artistica, tentando al contempo di aprire una discussione che coinvolga anche i soggetti impegnati sul tema lavoro, dalla politica alle associazioni fino, naturalmente, alla rappresentanza sindacale. Trasformazioni nel mercato del lavoro, mutazioni nelle prospettive e nelle dinamiche occupazionali saranno quindi al centro di un'operazione artistica che dovrebbe aprire la strada alle numerose  novità culturali ipotizzate per i prossimi anni a Carrara. Come ha confermato l'Assessore alla cultura, il Simposio continuerà a dar voce ai giovani artisti, coinvolgendoli però in un contesto generale più ampio che cerca di non disattendere le indicazioni date dallo stesso Zanetti all'epoca dell'annuncio della temporanea sospensione della Biennale di Carrara. Quest'ultima verrà rinnovata in un'ottica di confronto con le esperienze d'arte moderna e contemporanea a livello europeo ed internazionale: nel segno di una rinnovata centralità artistica per Carrara  nei prossimi anni è prevista anche la riorganizzazione del Museo Civico del marmo, oltre che interventi sostanziali per il Parco della Padula. Il Prof. Corà ha auspicato inoltre che le novità culturali che aspettano la città portino con loro anche una collaborazione stretta tra le realtà espositive carraresi e spezzine.
Dal punto di vista più strettamente artistico e organizzativo, la collaborazione tra Bruno Corà e l'Accademia delle Belle Arti ha già partorito novità rilevanti rispetto al passato. La selezione degli scultori non avverrà più secondo un bando di concorso, con conseguente scelta della commissione preposta: la nuova organizzazione prevede infatti  la partecipazione di 4 personalità, tra critici d'arte e direttori di strutture espositive, provenienti da paesi particolarmente significativi per la propria storia nelle arti plastiche in pietra. Ogni critico sceglierà 2 artisti e, considerando che l'Accademia delle Belle Arti di Carrara esprimerà le sue preferenze al pari degli altri soggetti, saranno in totale 10 gli scultori presenti al Simposio.
Le opere, per la prima volta,  saranno realizzate in vari siti collocati nella cornice delle cave di Carrara, mentre lo spazio cittadino di Piazza Alberica funzionerà da “vetrina” per quello che viene messo in opera nei bacini marmiferi, oltre che da luogo espositivo di alcune sculture precedenti degli artisti. La piazza, con maxischermo, sarà anche il luogo dove si svolgeranno i confronti a livello artistico e i dibattiti riservati per il tema “lavoro”, vero motore culturale e sociale dell'evento.
Infine per il Simposio 2005, che viene quindi presentato come primo passo per un vero e proprio nuovo corso artistico per Carrara, sono in corso trattative con alcuni nomi di caratura internazionale, sui quali al momento l'amministrazione e i curatori vogliono mantenere il massimo riserbo.