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San Giorgio: Fim e Fiom vogliono chiarimenti
Dopo la richiesta, ancora disattesa, di un incontro con Sofispe, i sindacati tentano di riportare l'attenzione sugli accordi presi per il primo anno di produzione
La Spezia -
Nonostante lo scorso 21 aprile sia stato chiesto dai sindacati spezzini un incontro urgente per discutere della situazione della San Giorgio, al momento non è arrivata nessuna risposta, mentre si avvicina il momento cruciale per la concessione di un nuovo anno di cassa integrazione.
Per questo Fiom Cgil e Fim Cisl sono usciti con un duro comunicato: i rappresentanti sindacali esprimono tutta la loro preoccupazione per l'esiguità degli investimenti rispetto a quanto è stato stabilito negli accordi di acquisizione da parte del gruppo Sofispe, guidato dall'imprenditore spezzino Giorgio Povesi, ora amministratore delegato San Giorgio. La questione dell'acquisizione del marchio dal gruppo franco-israeliano Elco è giudicata importante anche dai Sindacati, che richiedono una sua rapida soluzione, anche se però è ritenuto ancora più prioritario il rilancio economico dell'azienda, anche per non veder sfumare drammaticamente l'opportunità del rinnovo dell'ammortizzatore sociale.
I patti con il Governo e le parti sociali, prevedono infatti, alla scadenza dell'anno di produzione iniziato nel maggio 2004, il raggiungimento di quei parametri previsti dall’accordo, con investimenti pari a 3.200.000 € nel 2004, 2.600.000 € nel 2005, 160.000 macchine e 147 unità lavorative.
Inoltre i sindacati sottolineano che sulla questione della cassa integrazione i lavoratori sono stati costretti ad aprire l’ennesimo conto in banca per far fronte all’erogazione degli stipendi e vogliono dunque sapere come Sofispe intenda affrontare il secondo biennio straordinario di Cigs e il necessario, urgente rilancio produttivo ed occupazionale del nostro stabilimento |
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Ultimo aggiornamento ore
20:39 del 03.05.05 | redazione
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