All'indomani della sentenza della Corte di Cassazione che ha bocciato i ricorsi con cui il pm spezzino Rodolfo Attinà chiedeva il sequestro della Viti Escavazioni, arrivano le reazioni dei cittadini della Val di Magra. Secondo quanto stabilito ieri infatti l'attività dell'azienda di Senato di Lerici non violerebbe la legge sull’amianto e la normativa sui rifiuti: una posizione assolutamente non condivisa dagli abitanti della zona, che continuano ad essere molto preoccupati per i possibili danni alla salute legati all'estrazione di serpentino – la pietra lavorata dalla Viti che contiene fibre di amianto. Ieri sera, immediatamente dopo l'uscita delle prime indiscrezioni sul pronunciamento della Cassazione, il comitato “Frazione” di Senato si è riunito per avviare immediatamente nuove iniziative: già oggi è stata chiesta alla Questura della Spezia l'autorizzazione – immediatamente concessa – per una manifestazione che si terrà lunedì 2 maggio davanti alla Procura della Città del Golfo.
L'obbiettivo – dicono dal comitato – è quello di chiedere maggiore chiarezza sulla situazione in Val di Magra, oltre ad esprimere piena approvazione per l'operato del pm Attinà. Ma le iniziative del Comitato non si fermano qui: ottenuto l'appoggio di Legambiente, Wwf e Italia Nostra i cittadini si stanno attivando per chiedere l'intervento delle amministrazioni interessate, dalla provincia della Spezia alla Regione Liguria e lanciano un appello ai rappresentanti delle istituzioni locali “Sono loro i primi a doverci supportare nella ricerca della verità. Le istituzioni sono preposte a questo, gli enti devono farci comprendere come stanno veramente le cose, sono pagati per questo”.
Tra i primi a rispondere queste richieste il Sindaco di Lerici Emanuele Fresco, che non molto tempo fa aveva ospitato nel suo comune il Convegno sull'amianto organizzato proprio dal Comitato “Frazione” di Senato. “La sentenza non modificherà il nostro atteggiamento” ha chiarito Fresco ai microfoni di Contatto Radio “chiederemo comunque alla Regione un piano delle cave dove si estraggono materiali contenenti amianto. Oltre a questo continueremo a sollecitare Arpal e Asl perché conducano controlli assidui e un monitoraggio continuo sul territorio”.