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Cassa integrazione: la dirigenza Nca propone la soluzione “fluida”
Il provvedimento interesserà tra i 20 e i 100 dipendenti con modalità e tempi diversi a seconda dei reparti. La soluzione passerà ora al vaglio dei sindacati. Domani un nuovo incontro
Carrara -
È senza dubbio la cassa integrazione il tema che tiene banco nella vertenza Nca: la maggior parte degli ultimi incontri tra amministratori e rappresentanti dei lavoratori sono stati dedicati proprio alle modalità e ai numeri collegati al provvedimento.
Oggi l'ultima proposta dell'azienda che ha avanzato un piano “fluido”: mediamente il numero dei lavoratori interessati si aggirerà intorno alle 63 unità, ma la cifra potrebbe variare in modo significativo a seconda della necessità produttiva del momento e oscillare così tra un minimo di 20 ad un massimo di 100 dipendenti.
La cassa integrazione – secondo la proposta della dirigenza – sarebbe poi attivata con criteri diversi a seconda del reparto lavorativo: si andrebbero a creare così settori più o meno colpiti e turni di stop dal lavoro più o meno prolungati. Le ricadute del provvedimento, in questo modo, non sarebbero distribuite equamente tra le varie componenti dell'organico del cantiere navale di Marina di Carrara ed è proprio questo il problema principale che si trovano oggi ad affrontare i sindacati: già domani i rappresentanti dei lavoratori dovrebbero avanzare all'azienda la loro controproposta. |
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Ultimo aggiornamento ore
20:23 del 27.04.05 | redazione
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