La Spezia -
Se Cgil, Cisl e Uil avevano giudicato insufficiente la proposta elaborata dal Comitato ristretto dei Sindaci per frenare il caro acqua alla Spezia, sono ancora i cittadini a lamentarsi ulteriormente delle soluzioni che vengono valutate da Sindacati e associazioni dei consumatori, anche attraverso le azioni di protesta del Circolo Alternativo “Lotta di Classe”. Mentre è ancora in corso la trattativa con le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria, con una nuova riunione all'Ato della Spezia, quello che ancora viene rimarcato dai rappresentanti del Circolo riguarda le tariffe applicate alle famiglie per l'uso domestico dell'acqua. Oggi, in una nuova riunione, è stata rimarcata la necessità di allargare la fascia di consumo “protetta”, oggi denominata “minimo essenziale”, dall’attuale massimo previsto di 50 litri giornalieri per abitante fino agli indispensabili 120-150 litri al giorno: basti pensare che, ad esempio, la quantità di acqua rilasciata con il solo uso dello scarico del WC è pari a 10 litri. Nell'assemblea che si è svolta il 15 aprile i cittadini si sono scagliati anche contro l’art.10 del nuovo Contratto standard di ACAM, ritenendolo quasi una provocazione, visto che prevede l’obbligo per gli “utenti morosi” dell’ulteriore pagamento delle spese per il taglio dell’allacciamento.
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