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Da Potrignano una nuova protesta per le antenne
Martoriati dall'annoso problema del traffico pesante, i cittadini carraresi sono pronti ad una dura protesta contro l'installazione di un nuovo impianto nella zona. Intanto gli abitanti di località Stadio aspettano ancora le centraline
Carrara -
I cittadini di Viale Potrignano, dopo anni di lotta contro l'eccessiva presenza del traffico pesante che tra polveri e rumori rende davvero difficile la vita in quella zona di Carrara, si trovano oggi a confrontarsi con un nuovo problema, simile però a quello per cui tanti altri cittadini, tra Massa-Carrara e La Spezia, si sono battuti con amministrazioni locali e compagnie telefoniche: stiamo parlando delle antenne per la telefonia mobile, che facendosi beffe di numerosi studi sui danni alla salute derivati dalle onde elettromagnetiche, stanno continuando a sorgere in ogni dove. La questione sollevata dagli abitanti di Potrignano è nata dalla decisione di un loro vicino, che per la bellezza di 15.000 euro l'anno ha dato il permesso ad una nota multinazionale di utilizzare il suo terreno per installarvi un altro impianto. Mentre non è ancora pronto il piano del Comune che dovrebbe accorpare le antenne in un numero ridotto di siti per riuscire a limitare i danni sul territorio, e fermo restando la grave responsabilità della permissiva legge Gasparri sulle telecomunicazioni, i cittadini sono pronti a farsi sentire con forza per impedire che il tornaconto di un singolo provochi danni alla salute di tutti i suoi vicini. Ma quali sono stati i risultati della lotta di altri cittadini in condizioni simili? Recentemente abbiamo rimarcato la protesta degli abitanti di località Stadio a Carrara, ai quali era stata promessa dal vicesindaco l'installazione di centraline di monitoraggio per controllare i livelli di inquinamento da elettrosmog: come ci ha riferito la portavoce del Comitato “Per la vita” Paola Bedini, dopo un po' di pressione da parte dei cittadini, il Comune ha assicurato che fra circa venti giorni alle famiglie che le hanno richieste saranno fornite le suddette centraline. Per la verità, secondo il Comitato, questi impianti di monitoraggio erano da tempo già disponibili, mentre quello che mancava era l'accordo tra responsabili comunali e Compagnie telefoniche su chi dovesse accollarsi le relative spese.
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Ultimo aggiornamento ore
20:26 del 26.04.05 | redazione
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