Le trattative per l'arrivo di un nuovo imprenditore interessato all'acquisizione di Evam, sono nella mani del sindaco di Massa Fabrizio Neri. La notizia è arrivata qualche giorno fa come un fulmine a ciel sereno che ha rianimato la discussione sul futuro della ditta che imbottiglia e commercializza le acque delle fonti sulle montagne massesi. La Evam attraversava ormai da mesi un periodo di difficoltà a causa dell'esigua quantità di acqua che sgorga dalle sorgenti locali: per questo la produzione era stata contingentata, alcune linee erano state chiuse e si era fatto ricorso alla cassa integrazione per i 26 dipendenti che compongono l'organico dell'azienda.
Nel frattempo erano iniziate a circolare alcune ipotesi sul futuro della ditta - di proprietà dell'amministrazione massese e quindi pubblica – come la necessità di una ricapitalizzazione societaria e la possibilità di privatizzare.
Qualche giorno fa è arrivata poi la notizia dell'interessamento dell'imprenditore Colussi, che si sarebbe detto disposto ad acquisire la Evam, nonostante la recente ufficializzazione della chiusura della linea di imbottigliamento in vetro e la richiesta inoltrata dagli amministratori dell'azienda all'amministrazione massese, di un finanziamento da 1 milione di euro.
Le trattative, come detto, sono nelle mani del Sindaco di Massa, e né il consiglio comunale né i sindacati hanno ancora ricevuto informazioni sullo stato delle cose: ad oggi c'è quindi grosso punto interrogativo sul futuro di Evam, l'azienda pubblica che – secondo il progetto iniziale, risalente a più di 20 anni fa – avrebbe dovuto fare da traino per il rilancio turistico della montagna massese.