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  Sindacati sul piede di guerra per la vicenda Fremm
La bocciatura dell'emendamento di Forcieri provoca la reazione unitaria dei Sindacati, che indicono un coordinamento regionale per Mercoledi. Fiom, Fim e Uilm hanno chiesto un incontro urgente anche per la San Giorgio
La Spezia - La notizia giunta ieri sera circa la bocciatura dell'emendamento proposto dal Senatore Ds Lorenzo Forcieri per far partire almeno una parte del progetto Fremm, ha naturalmente provocato dure reazioni nei Sindacati, che a questo punto, vista la latitanza del governo, vogliono che il datore di lavoro, in questo caso Fincantieri, garantisca comunque carichi di lavoro sufficienti a tenere in regime di produttività anche le realtà interessate dalla questione delle Fregate, ovvero il Mugello alla Spezia e il cantiere di Riva Trigoso.
Questa sarà in sostanza la richiesta forse più importante che i Sindacati Confederali avanzeranno Mercoledì prossimo 27 aprile nel corso di un coordinamento regionale a Sestri Levante, presso il Cantiere di Riva Trigoso. Da qui partirà un programma di iniziative, tra le quali è probabile  un nuovo incontro presso la prefettura di Genova e un altro in sede di Regione Liguria, prima di estendere la protesta, com'è logico, a livello nazionale.

Anche da Genova i Sindacati rimarcano il cattivo operata del governo: “Ancor prima di vedere la luce, il futuro nuovo Governo non inverte la tendenza sul piano della politica economica - dichiara il Segretario generale della Uilm di Genova, Antonio Apa - soprattutto alla luce della bocciatura decretata dal Ministro del Tesoro Siniscalco, il quale ha negato la copertura finanziaria del progetto Fremm”. Anche Antonio Apa preannuncia la «forte opposizione e mobilitazione del Sindacato, se l'esecutivo insisterà su questa linea negativa”. “È inutile - afferma il Segretario Uilm - che il premier sostenga una discontinuità del nuovo Esecutivo, se poi viene smentito sul campo da un suo Ministro.” Apa conclude affermando che “in ballo c'è la difesa del tessuto industriale nazionale”.

Se questa è la difficile situazione per il Muggiano e per l'altro stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso, l'Oto Melara alla Spezia non dovrebbe avere problemi per il ritardo delle Fremm, visto che la direzione aziendale aveva già programmato la realizzazione dei pezzi di sua competenza per le Fregate addirittura per il 2007.
Sempre per quanto riguarda il settore metalmeccanico alla Spezia, cresce la preoccupazione di Fiom, Fim e Uilm anche per la situazione alla San Giorgio: come abbiamo già avuto modo di dire, il rinnovo della cassa integrazione per lo stabilimento di lavatrici è infatti al momento tutt'altro che scontato, mentre è ancora ferma la vicenda dell'acquisizione del marchio e gli investimenti restano ancora esigui rispetto al piano presentato al Ministero. Per questo i Sindacati hanno richiesto un incontro urgente con Giorgio Povesi, Amministratore delegato di Sofispe, la cordata spezzina che ha rilevato la San Giorgio dopo anni di amministrazione controllata.
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Ascolta l'intervento di Fabrizio Natale, Segretario provinciale Fiom

Ultimo aggiornamento ore 20:11 del 22.04.05 | redazione
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