La Spezia -
Domani dalle ore 15.30 nella Sala Dante, in Via Ugo Bassi alla Spezia, si terrà “Dall’armadio della vergogna ai processi: il cammino della verità”, Convegno nazionale organizzato da Comune della Spezia, dalle Province della Spezia e Massa-Carrara, dalle Regioni Liguria e Toscana e dal Comitato Celebrativo del Sessantesimo Anniversario della Liberazione della città ligure. I lavori saranno aperti dal Primo cittadino della Spezia Giorgio Pagano e dei Presidenti provinciali Ricciardi e Angeli: a seguire parleranno Enrico Cecchetti, Vice-Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, l’ on. Flavio Tanzilli, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’occultamento di fascicoli sui crimini nazi-fascisti, Carlo Federico Grosso, Avvocato di parte civile nel processo per la strage di Sant’Anna di Stazzema, Michele Silicani, Sindaco di Sant’Anna di Stazzema, Vindicio Bonagura, Procuratore generale della Repubblica presso la Corte Militare di Appello di Roma, e il Prof. Paolo Pezzino, Storico dell’Università di Pisa e consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta. Il convegno, presieduto dal Presidente comunale dell'Istituzione Servizi Culturali Marco Ferrari, intende fare il punto della situazione rispetto a quanto detto il 7 aprile 2003 alla Spezia durante l'iniziativa che funzionò da preambolo alla costituzione della stessa Commissione d’inchiesta parlamentare e ai processi che tuttora si stanno celebrando alla Spezia per rendere giustizia a migliaia di civili uccisi barbaramente dalle brigate nazifasciste. Infatti, su 695 fascicoli rinvenuti, 214 sono di competenza del Tribunale Militare spezzino. Molti dei documenti ritrovati sono stati archiviati a causa della morte degli indagati o delle persone a conoscenza dei fatti.Dopo la seconda guerra mondiale perchè è stato così difficile elaborare strategie per perseguire i criminali di guerra? Questa domanda è stata rivolta da Luca Madrignani al prof. Paolo Pezzino, Direttore del Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea dell'Università di Pisa. Qui sotto trovate il link all'intervista. |