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Tamales de Chipil: “Ci piace montare sul furgone e andare a suonare, noi crediamo in una ribellione musicale pacifista.”
L'intervista a Francesco dei Tamales de Chipil andata in onda a Primo Contatto qualche giorno fa.
Carrara -
Dopo la nascita del loro nuovo album i Tamales de Chipil, rappresentati da Francesco Cannarella, bassista del gruppo fiorentino, sono stati ospiti a Primo Contatto. I Tamales de Chipil si incontrano nell'autunno del 1999; uniti da una filosofia gitana della libertà, del divertimento e dell' impegno, nel 2000 producono “Un CD per il Chiapas” di cui vengono vendute 3000 copie e l'incasso è devoluto per la ricostruzione di un villaggio in Chiapas. Dopo anni di trionfali esecuzioni live “partoriscono” nel marzo del 2005 il nuovo album (in lingua rom): “Biandilò o Chavò”, ovvero, “è nato un bambino”. Il loro tentativo di incrociare razze e culture diverse riesce perfettamente, nelle loro canzoni infatti si intrecciano note di musica balcanica, tradizione popolare italiana, echi e ricordi del Sud-America. Francesco ci ha raccontato il percorso che li ha fatti crescere ed il messaggio ribelle ma pacifista che vogliono trasmettere attraverso la musica; si lamenta però dei pochi spazi che l'Italia offre ai giovani ( e non ) per “farsi sentire”; il bassista conclude sottolineando che i Tamales sono un gruppo live che ha come obbiettivo principale quello di portare gioia, vita, cambiamento attraverso la musica e noi li aspettiamo con impazienza. Suoneranno infatti il 3 agosto a Carrara quando verranno premiati, assieme agli 'A67, per il Premio Musica e Suoni dal Mondo. |
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Ultimo aggiornamento ore
19:16 del 18.04.05 | redazione
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