La Spezia - A Maggio tra Roma e La Spezia si discuterà del rinnovo della Cassa Integrazione per i lavoratori della San Giorgio della Spezia. Rispetto all'ottimismo, in parte condiviso da Uilm, manifestato pochi giorni fa dall'Amministratore Delegato di Sofispe Giorgio Povesi, la Fiom frena gli entusiasmi per ribadire la sua preoccupazione crescente proprio sul rinnovo dell'ammortizzatore sociale. Secondo il segretario provinciale Fabrizio Natale, i dipendenti attualmente al lavoro sarebbero senz'altro meno di 100 e la mancanza di investimenti potrebbe contribuire negativamente alla decisione del Ministero delle Attività Produttive attesa per il prossimo mese. Il responsabile della categoria metalmeccanici Cgil sottolinea il mancato rispetto, allo stato attuale, del piano industriale, mentre i capannoni dello stabilimento sarebbero pieni di lavatrici invendute, circa 15.000. Questo prevedeva per i primi due anni investimenti pari a 5 milioni di euro, con un organico che di 120 lavoratori e 150.000 macchine prodotte nel primo anno, per arrivare nel 2006 a 180 dipendenti al lavoro con 260.000 macchine prodotte. I rappresentanti del Ministero in questi giorni erano impegnati in un sopralluogo nella sede dello stabilimento spezzino per verificare il rispetto delle condizioni per il nuovo anno di Cassa Integrazione e  la lontananza dai parametri richiesti dal governo è perciò, secondo la Fiom, davanti agli occhi di tutti, a partire dai lavoratori.
Durante la scorsa campagna elettorale, la Cgil aveva già avvertito il nuovo Presidente della Regione Claudio Burlando della probabile eventualità che un nuovo caso San Giorgio scoppiasse prima dell'Estate: oltre alla Regione, a giorni il Sindacato chiederà un Tavolo istituzionale anche a Provincia e Comune della Spezia.