Liguria - Come abbiamo già avuto modo di dire, alla Spezia lo sciopero generale dei metalmeccanici indetto per venerdì 15 aprile avrà una forte connotazione per il settore navalmeccanico: l'attenzione ancora una volta si stringerà dunque sul mancato finanziamento per le Fremm, le fregate europee multimissione: secondo un accordo stipulato con Italia e Francia, delle 25 navi commissionate 10 dovrebbero essere costruite  negli stabilimenti Fincantieri della Spezia e di Riva Trigoso. I fondi per le fregate sono legati al decreto sulla competitività che ancora deve passare in parlamento e gli evidenti problemi della maggioranza di governo mettono ancor più in allarme i Sindacati. Questi hanno perciò organizzato per giovedì sera, alla vigilia dello sciopero, un'ulteriore iniziativa. Sindacalisti e rappresentanti locali di entrambi gli schieramenti politici si recheranno giovedì sera a Sestri Levante per confrontarsi e ribadire tutta la loro preoccupazione. Gli interventi all'iniziativa arriveranno da Genova, Riva Trigoso e dalla Spezia, ovvero da tutta la fascia della riviera interessata dalla questione delle Fremm che, oltre ai lavoratori di Fincantieri, riguarda molte aziende nella regione, dall'elettronica alle altre industrie armiere nello spezzino. Ieri, intanto, l'amministratore delegato Fincantieri Alessandro Bono, in un'intervista si è detto estremamente preoccupato per l'esito di una vicenda che potrebbe screditare il colosso della navalmeccanica agli occhi degli altri competitori europei