Titolo: Guida galattica per autostoppisti
Titolo orig: The Hitchhiker's Guide to the Galaxy
Anno: 2005
Regia: Garth Jennings
Attori: Sam Rockwell, John Malkovich, Mos Def, Stephen Fry, Anna Chancellor
Genere: Commedia

Dal romanzo di Douglas Adams, un film assolutamente da vedere, con un cast d'eccezione. Un viaggio avventuroso attraverso le galassie di un gruppo di alieni alla ricerca del "senso della vita" che si muove con l'autostop fra navicelle spaziali.

Titolo: Guida per riconoscere i tuoi santi
Titolo orig: A guide to recognizing your saints
Anno: 2006
Regia: Dito Montiel
Attori: Chazz Palminteri, Rosario Dawson, Robert Downey Jr., Dianne Wiest
Genere: Drammatico

Dito, un giovane scrittore newyorkese che vive in California, è costretto a tornare nel Queens, dove è cresciuto, per motivi familiari. Lo aspettano i fantasmi dell'adolescenza, il padre, con cui ha un difficile rapporto, e il suo primo amore.

Titolo: Habana blues
Titolo orig: Habana blues
Anno: 2005
Regia: Benito Zambrano
Attori: Roberto Sanmartín, Alberto Yoel, Zenia Marabal, Yailene Sierra
Genere: Commedia

Sembra la versione fiction di Buena Vista Social Club il film diretto dal regista spagnolo Benito Zambrano, che racconta la storia di due musicisti cubani con il sogno della celebrità dell'illusione capital-consumistica. A differenza di Win Wenders, autore del celebre documentario musicale sul blues cubano, il regista per sua scelta ha vissuto e studiato a Cuba e ne riesce così a coglierne gli aspetti salienti e contraddittori, dall'alto livello culturale alla miseria derivata da tanti anni di isolamento economico. Da vedere per i bellissimi scorci "non" turistici di Cuba e per l'ottima musica registrata spesso in presa diretta. Nel finale c'è anche spazio per un po' di commozione.

Titolo: Half light
Titolo orig: Half light
Anno: 2006
Regia: Craig Rosenberg
Attori: Demi Moore, Beans Balawi, Kate Isitt, Hans Matheson, Henry Ian Cusick
Genere: Thriller

Demi Moore prova a tornare sulla cresta con questo trhiller soprannaturale, che sembra costruito come un puzzle di altre Ghost Stories cinematografiche del presente e del passato. Il che non sarebbe un male assoluto, ma in questo caso non si tratta di citazionismo quanto di confusione di soggetto e trama, che sfocia in un finale alquanto discutibile. Una nota scrittrice, distrutta per la morte del figlio di sette anni, si rifugia in un cottage, dove comincia a ricevere inquietanti messaggi dall'aldilà da parte dello stesso bambino. La direzione è affidata a Craig Rosenberg, alla sua seconda regia.