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Carrara -
Una ragazza bionda dal timido sorriso che si accende dopo un paio di birre.
Apparve cosi' Miss Kenichi nelle sue prime apparizioni live nei club di Stoccarda, dov'e' nata 29 anni fa. Fare strada però non la spaventava. Figlia di un camionista che a volte seguiva nei suoi viaggi, Katryn Hahner (questo il suo vero nome), diploma di recitazione e pittura, era una vera homeless. Ancora adesso e' difficile contattarla, mentre magari vaga di citta' in citta' e di casa in casa, e non e' raro che le sue risposte siano frasi scritte a penna sui tovagliolini di qualche bar. Nel corso di una delle sue esibizioni venne notata 2 anni fa dai responsabili della Kinderzimmer Productions (duo di hip hop piuttosto noto in Germania) che le proposero di incidere un EP, "Home Adventures", a cui seguì un tour ove si esibiva accompagnata da Henryk von Holtum al contrabbasso. Nel 2006 finalmente il suo debut album, "COLLISION TIME", che raccoglie piccole e disperate storie "on the road": cavalcate notturne in auto in cerca di un luogo o di un vero amore, immagini scrostate di alberghetti da poco prezzo, ricerca di un domicilio conosciuto all'interno di se stessi. Il tutto accompagnato solo da una chitarra, qualche effetto elettronico e poche note di un pianoforte da piccolo club: sketches, istantanee con lo sguardo perso verso i grandi spazi americani le fanno compagnia. Ma guardatela su un palco e non la dimenticherete mai.
La stampa generalista tedesca ha più volte citato Suzanne Vega, Tori Amos o Michelle Shocked, forse per gli arrangiamenti scarni e minimali o più probabilmente per una spiccata propensione ad associarla ad alcune icone di una certa scena.
La stampa specializzata, però, ha preferito associarla a nomi più pertinenti da Lou Rhodes, a Laura Veirs, PJ Harvey, Cat Power e Hope Sandoval (ex Mazzy Star). |